IMG-20160713-WA0002_OK«Attraverso il progetto Atelier dell’Ausilio volevamo dimostrare due aspetti importanti: una persona con problemi di giustizia è sempre una risorsa e può avere un ruolo positivo nella comunità grazie ad un lavoro vero che ne favorisce il pieno reinserimento sociale ed occupazionale; è possibile contenere i costi della spesa sanitaria pubblica anche grazie agli scarti, agli ausili protesici riparati e messi a disposizione delle persone non autosufficienti». E’ così che Paolo Tanese, Presidente di ESCOOP, ha tracciato un bilancio finale di “Atelier dell’Ausilio”, il progetto sostenuto da Fondazione CON IL SUD nell’Iniziativa Carceri 2013 – Cod. Progetto 2013-CAR-060. Il progetto è ormai giunto a conclusione e nell’ambito del workshop “Modelli di intervento per l’inclusione socio-lavorativa di soggetti in esecuzione penale: l’impresa sociale tra co-progettazione e co-produzione di beni e servizi con la PA”, svoltosi a Foggia il 12 luglio presso Palazzo Dogana – Sala della Ruota, sono stati illustrati i risultati principali e quanto questo modello di intervento abbia caratterizzato l’inclusione socio-lavorativa delle persone in esecuzione penale sperimentato.

Per quanto riguarda i numeri, 605 sono gli Ausili pronti per essere consegnati all’ASL di Foggia da InnovA – Innovazione sociale per l’inclusione Attiva – SOCIETA’ CONSORTILE IMPRESA SOCIALE A R.L- Il Progetto (www.innovasociale.it) ha dimostrato che è possibile allo stesso tempo far risparmiare la ASL FG e dare lavoro a persone in esecuzione penale: i risultati progettuali dicono che la ASL può risparmiare circa il 70% sull’acquisto di ausili tecnici nuovi attraverso un servizio di ritiro, riparazione e manutenzione, ricondizionamento e sanificazione degli Ausili protesici per persone non autosufficienti già utilizzati, e che il servizio produce posti di lavoro per persone detenute nella Casa Circondariale di Lucera e in esecuzione penale esterna nella Officina di Cerignola. «Riparare gli ausili anziché acquistarne dei nuovi – ha spiegato Taneseconsentirebbe all’ASL di Foggia un risparmio del 70% della spesa. Per fare un esempio: se l’ASL di Foggia avesse acquistato 605 ausili nuovi, avrebbe speso circa 207mila euro; se invece avesse provveduto a far riparare quelli vecchi ed inutilizzati attraverso l’Atelier dell’Ausilio, avrebbe speso poco più di 62mila. Di qui, un risparmio per le casse della sanità pubblica di 145mila euro. Se estendiamo la proiezione a livello regionale coinvolgendo le sei ASL pugliesi il risparmio per il servizio sanitario ammonterebbe a 9.300.000 euro, mentre i posti di lavoro attivabili sarebbero 93».

Per Tanese, dunque, «l’ASL di Foggia può diventare un volano per le altre province pugliesi con le quali abbiamo già avuto contatti in tal senso. Fuori dalla Regione Puglia, invece, ci sono stati incontri con il carcere di Alessandria che ha messo a disposizione del progetto un capannone di 800 mq al centro della città. Nel mese di agosto andremo in Calabria per valutare la possibilità di replicare il progetto anche in quei territori». Il progetto “Atelier dell’Ausilio”, che ha preso il via nel mese di maggio del 2014 e si concluderà nel mese di luglio 2016, è stato promosso dalla Cooperativa Sociale L’Obiettivo, ESCOOP, Home Care Solutions e l’associazione di volontariato Lavori in Corso. Nell’ambito dell’iniziativa la partnership ha provveduto innanzitutto all’adeguamento funzionale dei locali della Casa Circondariale di Lucera per la realizzazione della “Bottega dell’Ausilio” al terzo piano dell’Istituto, dove è stata realizzata la prima unità produttiva. La seconda unità produttiva, l”Officina dell’Ausilio”, è stata realizzata nella Zona Industriale di Cerignola, per occuparsi delle operazioni di ritiro, riparazione e manutenzione, ricondizionamento e sanificazione degli Ausili protesici per disabili, anche attraverso l’utilizzo di due furgoni, uno a passo corto ed uno a passo medio. Dopo una fase di formazione d’aula ed una di formazione on the job della durata di sei mesi, dal 1° ottobre 2015 al 30 giugno 2016 sono stati assunti quali operai con il CCNL delle Cooperative Sociali tre detenuti della Casa Circondariale di Lucera e quattro persone in esecuzione penale esterna per l’Officina di Cerignola, che si aggiungono ai due dipendenti che hanno condotto le fasi formative sul campo con mansioni di caposquadra. Il processo produttivo implementato è imperniato su un sistema gestionale delle attività di presa in carico, recupero e riconsegna degli ausili, che permette di gestire tutte le fasi, dalla proposta del medico prescrittore, all’ordine del referente ASL, fino alla consegna dell’ausilio a domicilio dell’utente.

Il processo produttivo ha assicurato – in via sperimentale – alla ASL FG:

– il ritiro degli ausili obsoleti o dismessi sia presso le sedi dei Distretti Sociosanitari della ASL FG sia presso le abitazioni degli utenti;

– la destrutturazione dei materiali scartati dal processo di ricondizionamento, rigenerazione e sanificazione dell’Atelier dell’Ausilio;

– la separazione degli ausili in base al percorso che seguiranno: 1) sanificazione, ricondizionamento e rigenerazione; 2) destrutturazione;

– i servizi di manutenzione, ricondizionamento, rigenerazione e sanificazione degli ausili ritirati;

– il servizio di magazzino degli ausili ritirati, trattati e pronti ad essere riconsegnati a nuovi utenti su segnalazione della ASL FG;

– la consegna degli ausili trattati agli utenti su indicazione della ASL FG.

A riguardo, Giuseppe Turco, consigliere regionale (La Puglia con Emiliano) e primo firmatario della proposta di legge modifica all’art. 32 della legge regionale 25 febbraio 2010, n. 4 “Norme urgenti in materia di sanità e servizi sociali”, ha sostenuto il lavoro fin qui prodotto dal Progetto “Atelier dell’Ausilio”. «La proposta della norma che ho presentato – ha detto Turcoprevede una riduzione della spesa sanitaria di circa 30 milioni di euro. Se la proposta di legge venisse votata già nel mese di settembre renderebbe efficace il DM 332/99, che prevede che le Regioni autonomamente possono concedere solo in comodato d’uso e non in concessione gli ausili. Di conseguenza, un progetto come “Atelier dell’Ausilio” si coniugherebbe alla eventuale nuova legge in maniera perfetta. Allo stesso tempo, questo progetto incardina alla perfezione la Costituzione Italiana perché riduce i costi della sanità pubblica garantendo un’ottima qualità del servizio e permette il reinserimento socio-occupazionale di persone che hanno avuto problemi con la giustizia». La proposta di legge, dunque, sarà discussa in Consiglio Regionale già nel mese di settembre per poi essere votata dall’assise. Tra i sostenitori della proposta anche Marco Lacarra, consigliere della Regione Puglia e membro della Commissione Sanità nonché segretario regionale del Partito Democratico, secondo cui «l’ASL di Foggia è stata la prima in Puglia a dare il via a questo progetto e quindi ha percepito subito la bontà dell’idea che adesso potrebbe essere replicata in tutto il territorio regionale e nazionale. Il progetto favorisce il reinserimento sociale dei detenuti e permette alle ASL di conseguire un risparmio importante sugli ausili protetici. Sono due ottimi risultati che si possono raggiungere con un unico progetto».

Il prodotto del progetto, dunque, è “InnovA”, costituita al fine di capitalizzare gli investimenti fatti dai partner nel corso della sperimentazione: acquisto delle attrezzature e dei furgoni da un lato e acquisizione del know how tecnico degli operai dall’altro. Con la conclusione del progetto “InnovA” consegna al sistema pubblico regionale (da un lato l’amministrazione penitenziaria, dall’altro le ASL) un sistema organico di intervento, sperimentato con successo.

Questa è InnovA – Innovazione sociale per l’inclusione Attiva: https://youtu.be/8bOMr1WF2Jg?t=53m36s vista da TV 2000, emittente della Conferenza Episcopale Italiana.

Non a caso, il Progetto è stato seguito con particolare attenzione dalla Regione Puglia, dalle altre ASL pugliesi e dalle Istituzioni penitenziarie regionali, che scommettono sul tema della formazione e del reinserimento occupazionale delle persone in esecuzione penale. Il dott. Leonardo Trivisano, delegato dal Direttore Generale della ASL FG dott. Vito Piazzolla, ha affermato che la ASL FG garantirà la continuazione della sperimentazione per ulteriori n.6 mesi, al termine dei quali valuterà il da farsi. InnovA ha accolto con moderata soddisfazione la notizia, disponibile a dimostrare che la sperimentazione può trasformarsi in servizio ordinario. In attesa della firma della Convenzione con la ASL FG, InnovA guarda già alle altre ASL pugliesi, in alcune delle quali stanno maturando le condizioni perché il modello sperimentato venga trasferito in tempi brevi; questa volta però in forma di servizio innovativo.

Guarda la Rassegna Stampa dedicata al convegno di chiusura del progetto

INNOVA – Slide_Bilancio Progetto ATELIER DELL’AUSILIO_12.07.2016

 

 

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