InnovA, eccellenza della ASL FG

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Mercoledì 14 settembre 2016 ha preso il via il servizio fornito da InnovA alla ASL FG per l’esecuzione della gestione manutentiva degli Ausili Tecnici: il personale di InnovA ha provveduto al ritiro di Ausili presso il Dipartimento di Riabilitazione e Protesica del Distretto Socio-Sanitario di Lucera, sito in Viale Lastaria.

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Contestualmente è cominciata anche la consegna degli Ausili ricondizionati e sanificati gratuitamente nell’ambito del Progetto Atelier dell’Ausilio, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD attraverso l’Iniziativa Carceri 2013.

La ASL FG ha individuato l’esperienza di InnovA tra le proprie “eccellenze”, mettendola in mostra in Fiera del Levante a Bari dal 10 al 18 settembre 2016 nel Padiglione istituzionale della Regione Puglia (n.152), dedicato quest’anno alla Sanità: InnovA è presente sia con materiali informativi che con il Video realizzato ad hoc dalla ASL FG, che potete vedere qui di seguito:

InnovA parte con il servizio innovativo dalla ASL Foggia

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Il Progetto ATELIER DELL’AUSILIO finanziato dalla Fondazione con il Sud nell’Iniziativa Carceri 2013 è terminato ma InnovA – Innovazione sociale per l’inclusione Attiva – SOCIETA’ CONSORTILE IMPRESA SOCIALE a R.L. proseguirà nella gestione del servizio innovativo. Infatti la Direzione Generale della Azienda Sanitaria Locale di Foggia ha sottoscritto venerdì 29 luglio la Convenzione e il Capitolato Tecnico per garantire L’ESECUZIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE MANUTENTIVA DEGLI AUSILI TECNICI, dando continuità ad un servizio innovativo che la stessa ASL FG ha definito “best practice di inclusione socio-lavorativa. Grande la soddisfazione di InnovA (www.innovasociale.it) e della partnership pubblica (oltre alla ASL FG, i due Ambiti territoriali di Lucera e Cerignola, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Foggia, la Casa Circondariale di Lucera e l’Ufficio del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Puglia) che ne hanno sostenuto la costituzione e lo start up. ll gruppo dirigente, i soci ed i lavoratori di InnovA – ha dichiarato il Presidente Michele Bellosguardo – ringraziano tutti i livelli istituzionali regionali e locali e le singole personalità che hanno sostenuto lungo tutto il percorso una sperimentazione che al suo inizio non garantiva un esito positivo. L’obiettivo della sostenibilità è stato conseguito grazie al loro sostegno che, siamo sicuri, non mancherà nel consolidamento ed implementazione del servizio innovativo in altri contesti territoriali, pugliesi e non“.

InnovA con il servizio erogato crea inclusione socio-lavorativa di persone in esecuzione penale e allo stesso tempo produce risparmi per il Sistema Sanitario Regionale, permettendo di ri-utilizzare i presidi destinati agli utenti della ASL FG, evitando così di acquistarne di nuovi, con una riduzione della spesa pubblica che si attesta al 70% del costo sostenuto per l’acquisto degli ausili nuovi. Peraltro il servizio pone la ASL FG in posizione di avanguardia rispetto ai nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), poiché le permette di riutilizzare gli ausili protesici destinati ad utenti non autosufficienti e anticipa, infatti, quanto sancito dall’articolo 18 comma 3 del DPCM in tema di assistenza protesica: “le Regioni o le Asl possono fornire dispositivi alle persone con grave disabilità transitoria, per un periodo massimo di 60 giorni, eventualmente prorogabile, nei casi in cui abbiano attivato servizi di riutilizzo dei suddetti dispositivi”. Si tratta di una operazione di civiltà per tre ordini di motivi. È una forma di rispetto delle risorse pubbliche. È uno strumento per dare nuova vita agli ausili protesici che, altrimenti, andrebbero dismessi. È una occasione di lavoro e di inclusione sociale, per persone con problematiche giudiziarie” ha affermato il Direttore Generale della ASL Vito Piazzolla.

Il Garante regionale dei detenuti, Prof. Piero Rossi ha prima sottolineato le prospettive di sviluppo non solo regionale del servizio, che potrà contribuire “all’efficienza della spesa sanitaria attraverso il lavoro di persone di una delle fasce sociali maggiormente esposte alla fragilità e alla marginalitàe poi concluso che la partnership pubblica che sostiene InnovA è consapevole di aver avviato un processo lento, faticoso ma irreversibile, che consegna al sistema pubblico regionale (da un lato l’amministrazione penitenziaria, dall’altro le ASL) un modello di intervento basato sulla metodologia del DENTRO-FUORI da trasferire quanto prima”.

E infatti nell’ultima parte di agosto InnovA ha già in programma un fitto calendario di incontri: dopo quello con la Direzione Generale della ASL Foggia per definire gli aspetti operativi del servizio, seguiranno quelli che porteranno al trasferimento del modello di intervento e del servizio innovativo anche nelle altre province ed Aziende Sanitarie Locali pugliesi.

Atelier dell’Ausilio: bilancio di un progetto sperimentale e prospettive di sviluppo di un servizio innovativo

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IMG-20160713-WA0002_OK«Attraverso il progetto Atelier dell’Ausilio volevamo dimostrare due aspetti importanti: una persona con problemi di giustizia è sempre una risorsa e può avere un ruolo positivo nella comunità grazie ad un lavoro vero che ne favorisce il pieno reinserimento sociale ed occupazionale; è possibile contenere i costi della spesa sanitaria pubblica anche grazie agli scarti, agli ausili protesici riparati e messi a disposizione delle persone non autosufficienti». E’ così che Paolo Tanese, Presidente di ESCOOP, ha tracciato un bilancio finale di “Atelier dell’Ausilio”, il progetto sostenuto da Fondazione CON IL SUD nell’Iniziativa Carceri 2013 – Cod. Progetto 2013-CAR-060. Il progetto è ormai giunto a conclusione e nell’ambito del workshop “Modelli di intervento per l’inclusione socio-lavorativa di soggetti in esecuzione penale: l’impresa sociale tra co-progettazione e co-produzione di beni e servizi con la PA”, svoltosi a Foggia il 12 luglio presso Palazzo Dogana – Sala della Ruota, sono stati illustrati i risultati principali e quanto questo modello di intervento abbia caratterizzato l’inclusione socio-lavorativa delle persone in esecuzione penale sperimentato.

Per quanto riguarda i numeri, 605 sono gli Ausili pronti per essere consegnati all’ASL di Foggia da InnovA – Innovazione sociale per l’inclusione Attiva – SOCIETA’ CONSORTILE IMPRESA SOCIALE A R.L- Il Progetto (www.innovasociale.it) ha dimostrato che è possibile allo stesso tempo far risparmiare la ASL FG e dare lavoro a persone in esecuzione penale: i risultati progettuali dicono che la ASL può risparmiare circa il 70% sull’acquisto di ausili tecnici nuovi attraverso un servizio di ritiro, riparazione e manutenzione, ricondizionamento e sanificazione degli Ausili protesici per persone non autosufficienti già utilizzati, e che il servizio produce posti di lavoro per persone detenute nella Casa Circondariale di Lucera e in esecuzione penale esterna nella Officina di Cerignola. «Riparare gli ausili anziché acquistarne dei nuovi – ha spiegato Taneseconsentirebbe all’ASL di Foggia un risparmio del 70% della spesa. Per fare un esempio: se l’ASL di Foggia avesse acquistato 605 ausili nuovi, avrebbe speso circa 207mila euro; se invece avesse provveduto a far riparare quelli vecchi ed inutilizzati attraverso l’Atelier dell’Ausilio, avrebbe speso poco più di 62mila. Di qui, un risparmio per le casse della sanità pubblica di 145mila euro. Se estendiamo la proiezione a livello regionale coinvolgendo le sei ASL pugliesi il risparmio per il servizio sanitario ammonterebbe a 9.300.000 euro, mentre i posti di lavoro attivabili sarebbero 93».

Per Tanese, dunque, «l’ASL di Foggia può diventare un volano per le altre province pugliesi con le quali abbiamo già avuto contatti in tal senso. Fuori dalla Regione Puglia, invece, ci sono stati incontri con il carcere di Alessandria che ha messo a disposizione del progetto un capannone di 800 mq al centro della città. Nel mese di agosto andremo in Calabria per valutare la possibilità di replicare il progetto anche in quei territori». Il progetto “Atelier dell’Ausilio”, che ha preso il via nel mese di maggio del 2014 e si concluderà nel mese di luglio 2016, è stato promosso dalla Cooperativa Sociale L’Obiettivo, ESCOOP, Home Care Solutions e l’associazione di volontariato Lavori in Corso. Nell’ambito dell’iniziativa la partnership ha provveduto innanzitutto all’adeguamento funzionale dei locali della Casa Circondariale di Lucera per la realizzazione della “Bottega dell’Ausilio” al terzo piano dell’Istituto, dove è stata realizzata la prima unità produttiva. La seconda unità produttiva, l”Officina dell’Ausilio”, è stata realizzata nella Zona Industriale di Cerignola, per occuparsi delle operazioni di ritiro, riparazione e manutenzione, ricondizionamento e sanificazione degli Ausili protesici per disabili, anche attraverso l’utilizzo di due furgoni, uno a passo corto ed uno a passo medio. Dopo una fase di formazione d’aula ed una di formazione on the job della durata di sei mesi, dal 1° ottobre 2015 al 30 giugno 2016 sono stati assunti quali operai con il CCNL delle Cooperative Sociali tre detenuti della Casa Circondariale di Lucera e quattro persone in esecuzione penale esterna per l’Officina di Cerignola, che si aggiungono ai due dipendenti che hanno condotto le fasi formative sul campo con mansioni di caposquadra. Il processo produttivo implementato è imperniato su un sistema gestionale delle attività di presa in carico, recupero e riconsegna degli ausili, che permette di gestire tutte le fasi, dalla proposta del medico prescrittore, all’ordine del referente ASL, fino alla consegna dell’ausilio a domicilio dell’utente.

Il processo produttivo ha assicurato – in via sperimentale – alla ASL FG:

– il ritiro degli ausili obsoleti o dismessi sia presso le sedi dei Distretti Sociosanitari della ASL FG sia presso le abitazioni degli utenti;

– la destrutturazione dei materiali scartati dal processo di ricondizionamento, rigenerazione e sanificazione dell’Atelier dell’Ausilio;

– la separazione degli ausili in base al percorso che seguiranno: 1) sanificazione, ricondizionamento e rigenerazione; 2) destrutturazione;

– i servizi di manutenzione, ricondizionamento, rigenerazione e sanificazione degli ausili ritirati;

– il servizio di magazzino degli ausili ritirati, trattati e pronti ad essere riconsegnati a nuovi utenti su segnalazione della ASL FG;

– la consegna degli ausili trattati agli utenti su indicazione della ASL FG.

A riguardo, Giuseppe Turco, consigliere regionale (La Puglia con Emiliano) e primo firmatario della proposta di legge modifica all’art. 32 della legge regionale 25 febbraio 2010, n. 4 “Norme urgenti in materia di sanità e servizi sociali”, ha sostenuto il lavoro fin qui prodotto dal Progetto “Atelier dell’Ausilio”. «La proposta della norma che ho presentato – ha detto Turcoprevede una riduzione della spesa sanitaria di circa 30 milioni di euro. Se la proposta di legge venisse votata già nel mese di settembre renderebbe efficace il DM 332/99, che prevede che le Regioni autonomamente possono concedere solo in comodato d’uso e non in concessione gli ausili. Di conseguenza, un progetto come “Atelier dell’Ausilio” si coniugherebbe alla eventuale nuova legge in maniera perfetta. Allo stesso tempo, questo progetto incardina alla perfezione la Costituzione Italiana perché riduce i costi della sanità pubblica garantendo un’ottima qualità del servizio e permette il reinserimento socio-occupazionale di persone che hanno avuto problemi con la giustizia». La proposta di legge, dunque, sarà discussa in Consiglio Regionale già nel mese di settembre per poi essere votata dall’assise. Tra i sostenitori della proposta anche Marco Lacarra, consigliere della Regione Puglia e membro della Commissione Sanità nonché segretario regionale del Partito Democratico, secondo cui «l’ASL di Foggia è stata la prima in Puglia a dare il via a questo progetto e quindi ha percepito subito la bontà dell’idea che adesso potrebbe essere replicata in tutto il territorio regionale e nazionale. Il progetto favorisce il reinserimento sociale dei detenuti e permette alle ASL di conseguire un risparmio importante sugli ausili protetici. Sono due ottimi risultati che si possono raggiungere con un unico progetto».

Il prodotto del progetto, dunque, è “InnovA”, costituita al fine di capitalizzare gli investimenti fatti dai partner nel corso della sperimentazione: acquisto delle attrezzature e dei furgoni da un lato e acquisizione del know how tecnico degli operai dall’altro. Con la conclusione del progetto “InnovA” consegna al sistema pubblico regionale (da un lato l’amministrazione penitenziaria, dall’altro le ASL) un sistema organico di intervento, sperimentato con successo.

Questa è InnovA – Innovazione sociale per l’inclusione Attiva: https://youtu.be/8bOMr1WF2Jg?t=53m36s vista da TV 2000, emittente della Conferenza Episcopale Italiana.

Non a caso, il Progetto è stato seguito con particolare attenzione dalla Regione Puglia, dalle altre ASL pugliesi e dalle Istituzioni penitenziarie regionali, che scommettono sul tema della formazione e del reinserimento occupazionale delle persone in esecuzione penale. Il dott. Leonardo Trivisano, delegato dal Direttore Generale della ASL FG dott. Vito Piazzolla, ha affermato che la ASL FG garantirà la continuazione della sperimentazione per ulteriori n.6 mesi, al termine dei quali valuterà il da farsi. InnovA ha accolto con moderata soddisfazione la notizia, disponibile a dimostrare che la sperimentazione può trasformarsi in servizio ordinario. In attesa della firma della Convenzione con la ASL FG, InnovA guarda già alle altre ASL pugliesi, in alcune delle quali stanno maturando le condizioni perché il modello sperimentato venga trasferito in tempi brevi; questa volta però in forma di servizio innovativo.

Guarda la Rassegna Stampa dedicata al convegno di chiusura del progetto

INNOVA – Slide_Bilancio Progetto ATELIER DELL’AUSILIO_12.07.2016

 

 

ATELIER DELL’AUSILIO: da Progetto sperimentale a servizio innovativo per l’inclusione sociale attiva e il risparmio in Sanità. InnovA parte a Foggia? Domani la risposta

Foto-Consegna simbolica Ausili

Il Progetto ‘Atelier dell’Ausilio’ sostenuto da Fondazione CON IL SUD nell’Iniziativa Carceri 2013 – Cod. Progetto 2013-CAR-060 volge al termine: martedì 12 luglio si terrà a Foggia alle ore 10.30 presso Palazzo Dogana – Sala della Ruota l’evento conclusivo: il Workshop dal titolo ‘Modelli di intervento per l’inclusione socio-lavorativa di soggetti in esecuzione penale: l’impresa sociale tra co-progettazione e co-produzione di beni e servizi con la PA’, in cui si farà il bilancio dei risultati del Progetto e la valutazione del modello di intervento per l’inclusione socio-lavorativa delle persone in esecuzione penale sperimentato.

Il Progetto, che ha preso il via nel mese di maggio del 2014 e si concluderà alla fine del mese di luglio 2016, ha sperimentato un modello di inclusione socio-lavorativa di persone in esecuzione penale in Provincia di Foggia e segnatamente negli Ambiti territoriali di Cerignola e dell’Appennino Dauno Settentrionale, attraverso la costituzione, start up e sviluppo di una Impresa sociale che ha gestito una struttura produttiva nel settore dei Servizi di ritiro, riparazione e manutenzione, ricondizionamento e sanificazione degli Ausili protesici per persone non autosufficienti di cui agli elenchi 1 – 2 e 3 del D.M. 332/99 e s.m.i. A tale scopo la Partnership ha provveduto innanzitutto all’adeguamento funzionale dei locali della Casa Circondariale di Lucera per la realizzazione della ‘Bottega dell’Ausilio’ al terzo piano dell’Istituto, dove è stata realizzata la prima unità produttiva. La seconda unità produttiva, l”Officina dell’Ausilio’, è stata realizzata nella Z.I. di Cerignola, per occuparsi delle operazioni di ritiro, riparazione e manutenzione, ricondizionamento e sanificazione degli Ausili protesici per disabili, anche attraverso l’utilizzo di Foto-Consegna simbolica Ausilidue furgoni, uno a passo corto ed uno a passo medio.

Dopo una fase di formazione d’aula ed una di formazione on the job della durata di n.6 mesi, dal 1° ottobre 2015 sono stati assunti dalla Cooperativa Sociale L’Obiettivo quali operai con il CCNL delle Cooperative Sociali n.3 detenuti della Casa Circondariale di Lucera e n.4 persone in esecuzione penale esterna per l’Officina di Cerignola, che si aggiungono ai due dipendenti con mansioni di caposquadra che hanno condotto le fasi formative sul campo. Il processo produttivo implementato è imperniato su un sistema gestionale delle attività di presa in carico, recupero e riconsegna degli ausili, che permette di gestire tutte le fasi, dalla proposta del medico prescrittore, all’ordine del referente ASL, fino alla consegna dell’ausilio a domicilio dell’utente. Il processo produttivo assicura – in via sperimentale – alla ASL FG:

  • il ritiro degli ausili obsoleti o dismessi sia presso le sedi dei Distretti Sociosanitari della ASL FG sia presso le abitazioni degli utenti;
  • la destrutturazione dei materiali scartati dal processo di ricondizionamento, rigenerazione e sanificazione dell’Atelier dell’Ausilio;
  • la separazione degli ausili in base al percorso che seguiranno: 1) sanificazione, ricondizionamento e rigenerazione; 2) destrutturazione;
  • i servizi di manutenzione, ricondizionamento, rigenerazione e sanificazione degli ausili ritirati;
  • il servizio di magazzino degli ausili ritirati, trattati e pronti ad essere riconsegnati a nuovi utenti su segnalazione della ASL FG;
  • la consegna degli ausili trattati agli utenti su indicazione della ASL FG.

I partner privati di Progetto Cooperativa Sociale L’Obiettivo, ESCOOP, Home Care Solutions, per gestire il servizio sopra descritto hanno costituito in data 28/10/2015 InnovA – Innovazione sociale per l’inclusione Attiva – SOCIETA’ CONSORTILE IMPRESA SOCIALE a R.L., che –subentrando alla capofila Cooperativa Sociale L’Obiettivo – ha gestito il servizio dal 10 marzo 2016 al 30 giugno 2016. Il Progetto (www.innovasociale.it) ha dimostrato che l’idea proposta (far risparmiare la ASL FG – che è partner di Progetto – e dare lavoro a persone in esecuzione penale) funziona, in quanto il servizio offerto in via sperimentale alla ASL FG:

1)   permette di creare inclusione socio-lavorativa di persone in esecuzione penale (n.3 posti di lavoro per detenuti della Casa Circondariale di Lucera e n.4 per persone in esecuzione penale esterna nella Officina di Cerignola oltre a due operai normodotati), implementando la metodologia del DENTRO-FUORI, inclusione attiva tanto più preziosa in considerazione delle pressochè nulle possibilità di re-inserimento sociale che queste persone hanno in Provincia di Foggia;

2)   permette alla stessa ASL FG di ri-utilizzare i presidi destinati agli utenti, evitando così di acquistarne di nuovi, con la conseguenza di un considerevole risparmio e riduzione della spesa pubblica, che si attesta al 70% del costo sostenuto per l’acquisto degli ausili nuovi. Inoltre la ASL FG acquisisce sia un servizio di logistica personalizzata sull’utente (servizio di ritiro e di consegna dell’ausilio e del libretto di istruzioni e contestuale addestramento all’utilizzo dello stesso ad opera di personale qualificato) che di magazzino fisico degli ausili nella Officina di Cerignola di cui in precedenza non disponeva.

Il prodotto del Progetto è InnovA, costituita al fine di capitalizzare gli investimenti fatti dai partner nel corso della sperimentazione: acquisto delle attrezzature e dei furgoni da un lato e acquisizione del know how tecnico degli operai dall’altro.

InnovA consegna al sistema pubblico regionale (da un lato l’amministrazione penitenziaria, dall’altro le ASL) un sistema organico di intervento, sperimentato con successo.

Dal Bilancio alle prospettive di sviluppo: con riferimento alla Capitanata, adesso spetta alla ASL FG utilizzare il prodotto di Progetto, che essa stessa ha concorso a pensare e creare partecipando alla partnership pubblico-privata fin dalla progettazione di ATELIER DELL’AUSILIO. Il Direttore Generale dott. Vito Piazzolla ha già pubblicamente affermato che si darà continuità alle attività progettuali (nel Workshop tenutosi a Bari il 13 maggio scorso presso la sede del Consiglio Regionale alla presenza dei Partner di progetto e dei vertici politici nonché dell’Amministrazione Penitenziaria e Sanitaria regionale: cfr. www.innovasociale.it). Purtroppo, nonostante le diverse rassicurazioni verbali della ASL FG e gli atti prodotti dal Direttore Generale della stessa (Delibera n.512 del 12/05/2016), alla data odierna non esistono atti formali che diano la possibilità ad InnovA di proseguire con il servizio. Eppure l’Art. 112 (Appalti e concessioni riservati) del Decreto Legislativo n. 50/2016, il nuovo Codice degli Appalti, rappresenta lo strumento attuativo ideale per trasformare la sperimentazione attuata in una spinta potente di innovazione sociale non solo per la Provincia di Foggia, ma per tutta la Regione Puglia.  Nelle altre province pugliesi stanno maturando le condizioni perché il modello sperimentato da InnovA venga trasferito in tempi brevi: vi sono stati incontri tra InnovA e i vertici sia di altre ASL che di Istituti penitenziari che produrranno a breve l’avvio di repliche del servizio sperimentato.

Infine la Casa Circondariale di Alessandria è interessata da almeno un anno a trasferire l’esperienza in Piemonte.

Insomma, le prospettive di sviluppo di quella che è stata definita da più parti buona prassi e caso di successo, attirando l’interesse di diversi media nazionali e in ultimo di TV SAT 2000, la emittente della Conferenza Episcopale Italiana, che martedì sera manderà in onda un servizio sul Progetto e su InnovA realizzato all’interno della Officina di Cerignola, sono rosee.

Pertanto oggi le domande in attesa di risposta sono le seguenti: si parte dalla Capitanata con il servizio innovativo? E in caso affermativo, quando? Martedì 12 luglio la ASL FG potrà dare pubblicamente le sue risposte.

Bilancio finale del PROGETTO ATELIER DELL’AUSILIO a Foggia, Martedì 12.07.2016

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innfotoMartedì 12 luglio alle ore 10.30 a Foggia presso Palazzo Dogana – Sala della Ruota si terrà l’atto finale del Progetto ATELIER DELL’AUSILIO finanziato dalla Fondazione con il Sud: il Workshop dal titolo Modelli di intervento per l’inclusione socio-lavorativa di soggetti in esecuzione penale: l’impresa sociale tra co-progettazione e co-produzione di beni e servizi con la PA.

Il Workshop prevede innanzitutto la presentazione dei risultati del Progetto e del modello di intervento per l’inclusione socio-lavorativa delle persone in esecuzione penale sperimentato agli stakeholder regionali dell’inclusione socio-lavorativa di persone in esecuzione penale (policy makers, dirigenti e funzionari pubblici sia del settore penitenziario e dell’esecuzione penale che del welfare, tecnici del privato sociale) (www.innovasociale.it).Workshop 12 luglio

In seguito verranno presentate e condivise le esperienze innovative realizzate all’interno del Consorzio O.P.E.N. a livello sia nazionale che comunitario (www.openconsorzio.org).

L’obiettivo del Workshop è disseminare e condividere modelli di intervento da adottare nelle politiche e nelle prassi ordinarie dei servizi di inclusione sociale e lavorativa delle persone in esecuzione penale della Regione Puglia, in cui venga valorizzata la capacità dell’impresa sociale di creare nuova occupazione partendo dalla co-progettazione e giungendo alla co-produzione di beni e servizi innovativi con la Pubblica Amministrazione.

Interverranno:

Borgomeo Carlo – Presidente Fondazione Con il Sud

Cantone Carmelo – Direttore Generale Provveditorato Regionale Amm.ne Penitenziaria Puglia e Basilicata

Caramia Antonella – Presidente Cooperativa Sociale L’Obiettivo ONLUS

Di Gioia Umberto – Presidente Associazione di Volontariato Lavori in Corso

Gorgoni Giovanni – Direttore Dipartimento Promozione della Salute, del Benessere sociale e dello sport per tutti – Regione Puglia

Intini Angela – Direttore Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Foggia

Lacarra Marco – Consigliere Regione Puglia

Metta Francesco – Sindaco Comune di Cerignola e Presidente Coordinamento Istituzionale Ambito Territoriale di Cerignola

Piazzolla Vito – Direttore Generale ASL FG

Sarti Giacomo – Vice Presidente Consorzio O.P.E.N. Offenders Pathways to Employment National Network

Tanese Paolo – Presidente ESCOOP e membro CdA di InnovA – Innovazione sociale per l’inclusione Attiva – S.C. IMPRESA SOCIALE A R.L. 

Turco Giuseppe – Consigliere Regione Puglia.

Scarica il programma del Workshop del 12 luglio

Atelier dell’Ausilio, buona pratica da replicare in tutte le Asl pugliesi

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Mercoledì 8 giugno a Cerignola (FG) presso l’Auditorium del CERCAT (www.cercat.it) si è tenuto il Workshop “L’INNOVAZIONE SOCIALE PER L’INCLUSIONE ATTIVA DI PERSONE IN ESECUZIONE PENALE: QUALI STRUMENTI ?”. L’evento ha rappresentato l’occasione per presentare l’esperienza di InnovA – Innovazione sociale per l’inclusione Attiva – SOCIETA’ CONSORTILE IMPRESA SOCIALE a R.L., che gestisce in via sperimentale per conto della ASL FG un servizio di ritiro, riparazione e manutenzione, ricondizionamento e sanificazione degli Ausili protesici per persone non autosufficienti di cui agli elenchi 1 – 2 e 3 del D.M. 332/99 e s.m.i. configurandosi come un Laboratorio protetto che gestisce percorsi di inclusione attiva nella società di persone svantaggiate attraverso l’inserimento socio-lavorativo. InnovA (www.innovasociale.it) è la dimostrazione che è possibile – contemporaneamente – raggiungere due obiettivi fondamentali: 1) produrre inclusione-socio-lavorativa di persone in esecuzione penale; 2) produrre risparmi considerevoli in Sanità: il servizio consente alla ASL di Foggia un risparmio del 70% della spesa rispetto all’acquisto di ausili nuovi.

«Bisogna qualificare il lavoro della persona detenuta in carcere, soprattutto del condannato, attraverso percorsi condivisi con l’imprenditoria esterna, mettendo dentro l’imprenditoria d’ampio raggio e il mondo del cooperativismo sociale – ha detto Carmelo Cantone, Direttore Generale Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria per la Puglia e Basilicata. “Il nostro futuro è lì, nel qualificare queste esperienze lavorative come quella di Atelier dell’Ausilio, progetto esemplare sia per i risultati raggiunti sia per quello che disegna per il futuro. Perché occorre rieducare le persone che stanno in carcere al lavoro, bisogna far capire che i percorsi di responsabilizzazione passano anche attraverso la comprensione di cosa significhi giocare sul mercato preparando un prodotto” – ha aggiunto Cantone. L’esperienza di Atelier dell’Ausilio testimonia come l’Amministrazione Penitenziaria insieme ai soggetti esterni debbano cercare di offrire servizi alle strutture pubbliche, non soltanto al mondo dell’imprenditoria esterna, e le ASL che hanno esigenze forti e problemi di budget possono essere degli interlocutori importanti fra i fruitori di questi servizi».  Dello stesso avviso, Magda Terrevoli, dell’ufficio del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Puglia. «Si tratta di un enorme patto sociale tra cittadini. Perché mai come in questo caso, non parliamo di un finto progetto che non ha mercato, ma di un progetto vero, di lavoro vero, retribuito in maniera seria, portatore di un valore che si riverbera sulla società attraverso un processo virtuoso ed un risparmio reale che ricade sulle tasse di tutti – ha evidenziato Terrevoli. Un progetto che va replicato anche nelle altre ASL, che va comunicato al meglio e deve rompere degli equilibri falsi che ci sono e che sono da ostacolo alla diffusione di queste buone prassi».

Il Progetto volge al termine: nei prossimi giorni la ASL FG dovrebbe procedere a dare continuità al servizio sfruttando le possibilità offerte dai più recenti strumenti normativi e in particolare dall’Art. 112 (Appalti e concessioni riservati) del Decreto Legislativo n. 50/2016, il nuovo Codice degli Appalti, che può davvero rappresentare una spinta potente di innovazione sociale per tutta la Regione Puglia.

Il 12 luglio p.v. a Foggia si terrà l’evento conclusivo del Progetto, nel corso del quale sarà possibile verificare se una innovazione sociale, definita da più parti buona prassi, ha attecchito in Provincia di Foggia. Nel frattempo InnovA sta incontrando le altre ASL pugliesi, fortemente interessate ad avviare il servizio nei rispettivi territori.